Da oggi ilSaronno ha un suo spazio al Mils, Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

SARONNO – Le notizie de ilSaronno, l’arte di Francesco Fazio e la prestigiosa sede del Mils di via Griffanti è la sinergia che metterà a disposizione dei visitatori dello spazio espositivo un’iPad per avere una panoramica della quotidianità della città dopo averne conosciuto la storia industriale.

L’idea, inaugurata ieri sera nella festa per i sette anni de ilSaronno, venuta alla direttrice Sara Giudici: “Il Mils è tra le realtà più attive in città. Spesso raccontando la quotidianità di Saronno mi capita di passare al museo. Mi ha sempre colpito vedere come dia la possibilità ai visitatori, saronnesi e non, di scoprire la storia delle aziende di Saronno. Così ho pensato che sarebbe stato bello avere uno spazio in cui i visitatori potessero dare un’occhiata anche alla Saronno di oggi, sfogliando le pagine online de IlSaronno, durante la visita”. Dopo averne discusso in redazione, la proposta è arrivata al presidente del Mils, Arnaldo Siena, e al direttore, Silvio Bonfiglio. “Al Mils – continua la direttrice – abbiamo trovato grande disponibilità e tanto entusiasmo. E’ stato fantastico collaborare con loro. Insieme abbiamo pensato a un leggio dove collocare un tablet che consentisse al visitatore di navigare sulla nostra testata locale

Il leggio di Francesco Fazio

A ospitare il dispositivo sarà una vera e propria opera d’arte che riassume la storia raccontata nelle sale del Mils, la manualità e la creatività dell’artista Francesco Fazio e l’essenza de IlSaronno. L’opera s’intitola “Progresso” ed è stata realizzata con un’alternanza d’acciaio corten e acciaio inossidabile. In corten sono realizzate le basi e i binari mentre sono in acciaio inossidabile le traversine con i nomi di 12 aziende che hanno reso grande il nome della città di Saronno. “Si parte dalla base con Ferrovie Nord Milano che ha segnato la nascita di Saronno come città industriale e del lavoro per arrivare, azienda dopo azienda, storia dopo storia, a IlSaronno che continua a raccontare la città e il suo lavoro” spiega l’artista.

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